Il lotto è una passione che Napoli ha presentato nel mondo. La vera smorfia napoletana ha girato il mondo dando ai numeri significati che si adattano secondo il caso e secondo i fatti. Ognuno ha un significato diverso approvato dal popolo che costruiva la tombola, con frasi anche scherzose, usando una parola con un numero. Il capo mattiere, il famoso tabellone, ci spiega ogni numero per ogni evento. Napoli è il reame dei numeri. Napoli ti trascina nella tombola, che si usa ancora oggi anche per riunirsi in famiglia come rito natalizio. La madama che guida il cartellone con il suo paniere mostra la sua onestà, gridando “Questa è la mano, e questo il culo del paniere!”, come a dire “Non ho numeri in
mano e tutto si svolge con onestà”. Tutto procede fino a che i numeri si uniscono, formando l’ambo, poi il terno, poi la quaterna e poi la cinquina, finché la cartella non si riempie facendo tombola. A tale gioco oggi fa capo il bingo, di cui non solo il popolo napoletano è ghiotto: è infatti ormai diffuso in tutta Italia e altre parti del mondo.
Dalla tombolella napoletana al bingo.
Il nostro artista Marco Garofalo, per rendere omaggio alla sua Napoli, ha voluto personificare nel corpo di una bella ragazza la tombola per ricordare vecchie tradizioni e anche, lasciatelo dire, per dare alcuni numeri che, perché no, potrebbero essere vincenti. A parte tutto, ad un corpo femminile non mancano occasioni per mostrare la propria bellezza, ma quale migliore occasione, se non una per celebrare la bellezza di Napoli con quella di una donna, per ringraziare questa meravigliosa città ricca di formidabili tradizioni! Napoli in allegria e Napoli in felicità, in quanto la dea della fortuna è pronta a donare denaro per le vincite. Il nostro artista si è divertito a presentare la donna lotto e, da vero napoletano, a dare numeri vincenti, mentre il suo obiettivo si è fermato a presentare donne capaci di far sorridere la fortuna…
Ieri all’angolo della stada mi ha fermato questo signore dall’aria un pò buffa con in mano un giornale e un mazzetto di schedine del lotto…voleva convincermi che avrei vinto se ne avessi comprato una…e io, scettica come al solito…non gli ho creduto. Forse avrei dovuto prenderlo sul serio…il venditore di fortuna!
Nel 2007 il Terzopiano Autogestito della Facoltà di Architettura di Napoli ha organizzato la seconda edizione de “La Smorfia”, mostra fotografica annuale, autogestita e autofinanziata del collettivo ArkFotoLab. Il riferimento alla Smorfia, pratica cabalistica della tradizione partenopea (wiki) che stabilisce precise corrispondenze tra numeri del lotto e immagini oniriche, costituisce una suggestiva griglia interpretativa.In occasione de La Smorfia II l’ArkFotoLab ha aperto le porte anche a coloro che volevano scattare in digitale con conseguente aumento del numero di partecipanti, riduzione del tempo di lavoro e una maggiore discutibilità dei risultati ottenuti.
