i LOTTOLOGI del PASSATO

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Ignazio Torraca, il re della cabala
Quando Ignazio Torraca morì, ad accompagnarlo al cimitero di San Ferdinando di Puglia furono in pochi. Qualche vecchio amico che con lui amava degustare un buon bicchiere di vino pensando al tempo in cui il nome di Ignazio Torraca comparve su tutti  giornali italiani e il centro balzò alla ribalta della notorietà. Chi era Ignazio Torraca? In pochi ricordano oggi il suo nome, ma nel 1926 questo semianalfabeta portò la rivoluzione in molte case, minacciò di sbancare lo Stato e, quando la sua stella si spense, fece versare fiumi d’inchiostro sul suo insolito caso. Qual era, dunque, la straordinaria capacità di quest’uomo che produsse un vasto fenomeno di follia collettiva e tolse la pace e il sonno agli abitanti del noto, allora, centro vinicolo pugliese, oggi famoso soprattutto per una fortunata Sagra del Carciofo. Ignazio Torraca sognava numeri al lotto. Per un lungo periodo questi numeri non uscivano, poi le cose cambiarono: i numeri sognati venivano puntualmente estratti sulla ruota da lui indicata. Ebbe inizio, allora, la pazza corsa ai botteghini del lotto…

il MONCO di SAN FERDINANDO

Per chi non avesse mai sentito parlare del monco e del metodo scrivo qualche informazione :
Chi era questo monco? Era un nullatenente di nome Ignazio Torraca che abitava a San Ferdinando di Puglia negli anni 20.Lo chiamavano il monco perchè durante la festa del paese gli è venuta a mancare una mano a causa di una bomba.Il monco per 20 estrazioni di fila ha fatto vincere mezza Italia.La gente veniva da tutto il mondo per avere i numeri del monco. Allora Mussolini, per non rovinare le casse dello Stato, tolse un numero alla ruota.

L’UTILIZZO della TAVOLA MONCO di SAN FERDINANDOE’ MOLTO SEMPLICE.
BISOGNA RINTRACCIARE SU DUE RUOTE UN NUMERO RIPETUTO POSSIBILMENTE ISOTOPO.
SI VA ALLA RICERCA SULLA TABELLA DEL NUMERO RINTRACCIATO SUL QUADRO ESTRAZIONALE E SI PONE IN GIOCO LE DUE AMBATE CORRISPONDENTI E LE RISPETTIVE AMBATE

 

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La TAVOLA SETTENARIA

Pietro Casamia

Le prime notizie che riguardano la Tavola Settenaria ci giungono da un famoso cabalista veneziano del 700: il Pietro Casamia.

 Gli studi del Casamia riguardarono l’astronomia, la fisica e la cabala e potremmo definirlo un più moderno “Rutilio Benincasa” visto che alcune delle sue opere si rifanno al celebre Autore di cui tutti conosciamo le famose tavole.

Pietro Casamia è senzaltro uno degli ultimi cabalisti di fine settecento che con la sua ferrea moralità non vuole “incantare” chi legge, ma soltanto far capire, spiegare, dare un senso compiuto a chi, prima di lui, ha trattato molti di quegli argomenti che le persone di quellepoca utilizzavano per cercare di vincere il gioco del Lotto.

Un viaggio affascinante e misterioso che ci porterà ad approfondire molti di quei temi, ora più che mai spesso ricorrenti, che riguardano quel Lotto dimenticato, ma attuale e vivo come non mai.

Una cabala, nel gioco del Lotto, non ha niente a che vedere con la vera Cabala ebraica, bensì sta ad indicare un procedimento, un metodo, un modo di operare per il raggiungimento di un fine che, per il gioco del lotto, è quello di vincere.
Nella metà del 1700
Pietro Casamia scriveva:

“Il primo vero principale scopo si è dare a Voi, Signori, e in chiaro sul principio dell’opera ed in questo primo Capitolo il metodo di potervi ricavare sempremai da Voi stessi, e senza ricorso di altri, i veri simpatici numeri, e regolatori in ogni, e qualunque operazione Voi desideriate di servirvene (come scorgeremo e vedremo in progresso); e questo in tre ordini componenti acciò abbiano ad essere di valore, forza, e virtù, non chè proporzionati nelle loro equidistanti, differenze, e proporzioni Regolatrici, cioè in Giornali Mensili, e Annuali……..”

 Questa introduzione, che riprenderemo, approfondiremo e pubblicheremo per intero in futuro, ho voluto menzionarla di proposito per instillare nei Vostri pensieri alcuni concetti, e modi di vedere le cose che, in unepoca oramai lontana da quasi tre secoli, sono per gli studiosi del Lotto moderno degli argomenti più attuali che mai e segnano le basi, le fondamenta, di quel lotto che affascina e attira a se anche le menti più razionali, inducendole ad approfondire e a immedesimarsi in quegli studiosi che ci hanno spianato la strada.

Nella presentazione della Tavola Settenaria il Casamia

dice espressamente, e senza mezzi termini, che si tratta di una cabala, ovverossia di un metodo di sua ideazione per cercare di vincere al gioco del lotto.

 La TAVOLA SETTENARIA

è un’opera donata da un religioso di Ferrara, Don Pietro Rutili ad Antonio Longo. Sono una serie di quadrati (90) con 5 numeri e una tabella di 10 quadrati x 9 quadrati..

La TAVOLA SETTENARIA
La Tavola è composta da 90 quadratini – Ogni quadratino contiene cinque Numeri
IL numero in alto a sinistra = “INCOGNITO – IL numero in alto a destra COGNITO
IL numero centrale =ORDINE -IL numero in basso a sinistra = SETTENARIO
IL numero in basso a destra = RETROGRADO La Chiave fissa è uno > passo uno<
IL numero INCOGNITO + il numero COGNITO deve sempre formare 91;
IL numero Centrale + il numero RETROGRADO deve sempre formare 91;
IL numero INCOGNITO + il numero SETTENARIO deve sempre formare uno ZERATO
E Q U I L I B R I O Per ottenere il conto della giusta distanza , si deve sapere che la DISTANZA di un Numero INCOGNITO / COGNITO / CENTRALE / e SETTENARIO al numero 90 si deve leggere il RETROGRADO

Proviamo con un esempio
63 28 incognito e cognito (incognito +cognito )91
81 centrale ordine (numerocentrale 81+10retrogrado)91
27 10 settenario e retrogrado (incognito e settenario)90
Distanza incognito a -90 del numero 63-90= 27
Distanza cognito a 90 del numero 28-90=62
Distanza centrale a 90 del numero 81-90=9
Distanza settenario a 90 del numero 27-90=63
Calcola ora il retrogrado a -90 = 10-90= 80 retrogrado +1 e -1
63 incognito ,28 cognito, 81 origine =o ,27 settenario e 10=retrogrado
ho ricavato 80 retrogrado che forma naturalmente con 10 ambo

Si prende in esame l’ estrazione del 12.2.08 Firenze 80 terzo estratto
nella stessa estrazione Palermo 63 secondo estr e a Roma 27 e a Torino 27 terzo es
al secondo colpo 14.2.08 Firenze 80.10 e al terzo colpo 16.2.08 su Palermo 80.10
ma è ovvio questo è solo uno dei modi di utilizzo , un’ altro modo è quello che ti permette dopo aver ricavato la distanza del retrogrado 10-90= 80 di andare nella casella dove al centro quindi origine
sia presente il numero 80 e quindi puntare per ambo o terno i cinque numeri all’ interno della casella
L’ ambata è 80 ambata con vertibile 8 e anche 80+1=81 e 80-1=79
Formazione ambi 80.81 e 80.79
Il secondo ambo è dato dall’ ambata 80 con il settenario 27 , risultato
Il 23.2.2008 Torino 80.27 e a Napoli 80.79

Abbinamenti numerici tra tavola settenaria e tavola retrograda
Tavola Settenaria:
07 14 21 28 35 42 49 56 63 70
77 84 01 08 15 22 29 36 43 50
57 64 71 78 85 02 09 16 23 30
37 44 51 58 65 72 79 86 03 10
17 24 31 38 45 52 59 66 73 80
87 04 11 18 25 32 39 46 53 60
67 74 81 88 05 12 19 26 33 40
47 54 61 68 75 82 89 06 13 20
27 34 41 48 55 62 69 76 83 90

Tavola Retrograda
84 77 70 63 56 49 42 35 28 21
14 07 90 83 76 69 62 55 48 41
34 27 20 13 06 89 82 75 68 61
54 47 40 33 26 19 12 05 88 81
74 67 60 53 46 39 32 25 18 11
04 87 80 73 66 59 52 45 38 31
24 17 10 03 86 79 72 65 58 51
44 37 30 23 16 09 02 85 78 71
64 57 50 43 36 29 22 15 08 01

e ora una applicazione piu’ “comprensibile”
1) rintracciare la somma 91 fra due estratti di una ruota
2) calcolarne la differenza (senza fuori 90) per es. se esce 29 e 62 sottrae il 29 al 62 e ottiene così il capogioco.
3) verificare che in una o più delle ruote sia uscito almeno uno dei numeri che compongono l’ambo; in questo caso il 29 o il 62. Avremmo così 2 ruote su cui giocare la previsione.
4) consultando la tavola settenaria, una sorta appunto di quadrati con cinque numeri, abbini alla
sottrazione 62-29= cioè il 33 i numeri del quadrato.

 

PICO della MIRANDOLA

 

 

 

PICO della MIRANDOLA

 

Secondo il filosofo da sempre il tentativo di ricavare un solo numero ha fatto confondere e staccare le menti più elevate che hanno tentato infinite combinazioni senza mai poter giungere ad un risultato certo. Quest’opera, invece, si distingue dalle altre perché, a detta dello stesso autore è ispirata da Dio, ed anzi avverte di non servirsene per varcare al superfluo all’inutile ad al peccaminoso, ma in bene e per sua gloria ed utile al prossimo, “poiché scorgendosi con evidenza tale scienza essere supra nostram intelligentium, basta solo solo che s’intende Deo annuente, e che da lui dipende il tutto, in diversa maniera si guardi da castighi che seco porta l’abuso della medesima, essendo certo come da vari esempi verificati, che il sommo Dio non ha sopportato che questo grandissimo arcano sia praticato per secondare i propri desideri, anzi ha sempre punita la temerarietà con morte repentine… epperò se ne sappia egli approfittare nelle proprie urgenze ed in quelle del prossimo, se voglia la Divina Benedizione, senza la quale ogni fatica riuscirebbe inutile e di nessun profitto” (Pico della Mirandola).
1 – 4 – 7
35 – 92 – 68
2 – 5 – 8
57 – 24 – 81
3 – 6 – 9
79 – 46 – 16
quadro intellettuale
PRATICA
.
Si faccia la seguente operazione sull’estrazione di Napoli del 18 Marzo 1796:
46.14.13.67.44.
Si prendono gli estratti a due a due, cioè il 1° e 2°, il 2° e 3°, il 3° e 4°, il 4° e 5°, il 5° e il 1° Prendiamo quindi il 46 e il 14
poniamola l’uno dopo l’altro in distanza nel seguente modo: 46…14. Questi due numeri compongono la figura di 6 (in quanto 4+6+1+4 = 15, quindi 1+5=6).
Ricorriamo adesso al Q
uadrato Intellettuale, e si osserva che la figura 6 vuole 46.
Poniamo a questo punto tale numero nel mezzo del 46 e del 14 (1° e 2° estratto), e si forma piramide : (vedi riferimento piramide 1).
Di queste se ne facciano nove, cioè: si aumenta di un numero il 46 (1° estratto) che diviene
57 (poiché 5+1=5 e 6+1=7), e allo stesso modo si proceda per il 14 (2° estratto) che a sua volta diviene 25
.
A questo punto mettiamo
in distanza i due numeri ricavati e cioè: 57…25 e vediamo che essi compongono la figura di 1, che nel Quadrato intellettuale vuole 35.
Quest’ultimo numero lo poniamo nel mezzo del 57 e 25 e se ne formi piramide: (Vedi riferimento piramide 2) similmente si aumenta di un numero il 57 che diviene 68
ed allo stesso modo si proceda per
il 25 che diviene 36. Poniamo i due numeri ottenuti in distanza e cioè 68…36 che compongono la figura di 5 che vuole nel Quadrato Intellettuale il 24. A questo punto poniamo Quest’ultimo numero ne mezzo del 68…36se ne formi piramide (vedi riferimento piramide 3). Facendo riferimento alla Piramide 1 del 46 e 14, tripliamo questi due numeri, che formano così il 79 (poiché dal 46, 4+3=7 e 6+3=9 -> 79) e 47 (di fatti 1+3 = 4 e 4+3=7 -> 47). a questo punto vediamo che che il 79 e 47 compongono la figura di 9 (7+9+4+7=27; 2+7=9) che vuole nel Quadrati intellettuale il 13. Inseriamo quest’ultimo numero nel mezzo del del 79 e 47 e se ne formi piramide: (vedi riferimento piramide 4). Similmente si triplano i due numeri in base della piramide 4, e cioè il 79 e 47 che formano 13 e 71 e vediamo che compongono la figura di 3, che nel Quadrato Intellettuale vuole il 79, che situato nel mezzo forma piramide (vedi riferimento piramide 5). Aggiungiamo quindi ai due numeri base sella piramide 5, e cioè al 13 e al 71 il numero fisso 7, (operazione valida soltanto per le piramidi 6 e 8), ottenendo così i numeri 81 (poiché dal 13 abbiamo 1+7=8 e 3+7=10=1: 81) e 58 (poiché dal 71 abbiamo 7+7=14=5 e 1+7=8: 58). A questo punto vediamo che i due numeri base formano la figura di 4 che nel Quadrato Intellettuale vuole 92. Similmente interponiamo il numero ottenuto nel mezzo (vedi riferimento piramide 6). Tripliamo adesso i due numeri base e cioè l’81 e il 58, che formano i numeri 24 e 82 di figura 7, che vuole nel Quadrato intellettuale il 68 da porre nel mezzo e si faccia piramide (vedi riferimento piramide 7). Si aggiunga poi il numero fisso 7 al 24 e all’82 formando così i numeri 92 e 69 di figura 8, che nel Quadrato Intellettuale vuole l’81 da porre nel mezzo e si faccia piramide (vedi riferimento piramide 8). Tripliamo in fine il 92 e 69, ottenendo così i numeri 35 e 93 di figura 2, che nel quadrato intellettuale vuole il 57 da porre nel mezzo e si faccia piramide (vedi riferimento piramide 9).

PICO DELLA MIRANDOLA
IL QUADRATO INTELLETTUALE

Piramide 1

Piramide 2

Piramide 3

46.46.14
11175
2283
412
53

57.35.25
31877
4965
462
18

68.24.36
51679
6747
422
64

Piramide 4

Piramide 5

Piramide 6

79.13.47
71472
8529
472
29

13.79.71
41728
5856
442
86

81.92.58
91274
1392
432
75

Piramide 7

Piramide 8

Piramide 9

24.68.82
61571
7638
492
42

92.81.69
21976
3174
482
31

35.57.93
81373
9411
452
97

Prima di procedere ai passaggi successivi. spieghiamo brevemente in che cosa consisfono le piramidi.
Piramide è un procedimento di calcolo che consente di ricavare un numero da altri. Nel nostro caso (vedi piramide 1) la prima riga è costituita dai numeri 46.46.14. quindi per procedere alle righe successive abbiamo operato nel modo seguente: 4+6=1; 6+4=1; 4+6=1: 6+1=7; 1+4=5 ottenendo quindi 11175; procedendo nsl modo descritto anche per i passaggi successivi otteniamo il numero 53. Una volta calcolate le piramidi, si passa alla seconda parte del procedimento, cioè si prendono i tre cadenti delle piramidi “1”, “4” e “5”, quindi il 53, 29, e 86 e si calcoli la figura di ognuno: otteniamo quindi 8, 2 e 5 accanto ai quali porremo per simpatici una volta 46 e una volta 14 (1° e 2° estrano dell’estrazione in esame) e si faccia piramide.

8.46

8.14

2.46

2.14

5.46

5.14

31

95

61

35

91

65

A questo punto, poniamo accanto ai tre cadenti delle piramidi “1”, “4” e “5”, i numeri ottenuti:

53.31

53.95

29.61

29.35

86.91

86.65

864

835

267

238

561

532

51

28

84

52

27

85

Si prendono ora i numeri ottenuti a due a due e si pongono in distanza nel seguente modo:

51..28

84…52

27…85

Calcoliamo, quindi, le figure delle tre coppie di numeri, ottenendo cosi i numeri 7, 1 e 4 che nel quadrato Intellettuale vogliono il 68, il 35 e il 92 da porre nel mezzo delle suddette coppie di numeri, e si faccia piramide:

51.68.28
67511
4362
798
78

84.35.52
37817
1698
768
45

27.92.85
97214
7935
738
12

Fatto ciò, si prendono i tre cadenti ottenuti, cioè il 78, 45 e 12 e si facciano tre piramidi. tutte e tre con gli stessi numeri e interponendo come medi alla prima due volte 53 (cadente della piramide 1). alla seconda due volte 29 (cadente della piramide 4), ed alla terza due volte 86 (cadente della piramide 5) nel seguente modo:

78.53.45.53.12
648791843
13671937
4948131
443944
87348
6173
781
69

78.29.45.29.12
612497213
73647934
1912737
113911
24312
6743
427
69

78.86.45.86.12
675194573
43614931
7975434
773977
51375
6413
154
69

Come possiamo constatare, il 69, confermato ben tre volte (condizione necessaria), risulta essere il primo futuro estratto, come infatti sortì. Procedendo con le verifiche, difatti possiamo prendere in considerazione le decine e le cadenze dell’estrazione in esame, piramidando una volta le une ed una volta le altre:
Estrazione del 18 Marzo 1769: 46.14.13.67.44

Decine

Cadenze

4.1.1.6.4

6.4.3.7.4

5271

1712

798

883

78

72

Si pongono adesso le tigure dei due cadenti 78 s 72 col 44 ultimo estratto:

6.44

9.44

18

48

Disponiamo infine i cadenti 78 e 72, con il 18 e 48: 

78,18

72,48

699

963

69

69

” …e questo basta per una media cognizione di quanto si è detto e spiegato.
Si lodi Dio, qui dedit talem potestam hominibus” (Pico della Mirandola)

LORD BYRON
L’AMBO SECCO DI LORD BYRON

L’operazione fu trovata in una biblioteca di Londra scritta all’interno della copertura di un codice di Commercio dove il Bibliotecario la rese pubblica facendola copiare ad alcuni suoi amici. L’esempio proposto dal Byron, sicura ed infallibile a detta dello stesso autore, fu fatto sulle due estrazioni sorteggiate in Napoli nel Gennaio del 1802, e noi lo riporteremo fedelmente spiegandolo in tutte le sue parti, giacchè sia l’operazione trovata, che quella venuta tra le nostre mani, risulta priva di ogni chiara e completa spiegazione. Le due estrazioni furono le seguenti: Napoli 14 Gennaio 1802: 76.28.65.77.33 – Napoli 30 Gennaio 1802: 41.60.61.59.63. Disponiamo quindi gli estratti nel modo che andremo a spiegare:

TABELLONE GENERALE

Col. Vert. a b c d e f g

76 28 65 77 33 41 60 h
28 65 77 33 41 60 61 i
65 77 33 41 60 61 59 l
77 33 41 60 61 59 63 m
33 41 60 61 59 63 n
99 64 96 92 74 14 o … Col. Orizz.

in realta’ la tabella stata sviluppata nel modo seguente: la colonna verticale “a” formata dalla prima estrazione in esame ossia del 14 Gennaio 1802. Eliminato il primo estratto 76, nella colonna verticale “b” scriviamo i rimanenti 4, ossia 28.65.77.33 e chiudiamo con il primo estratto della seconda estrazione in esame (Napoli 30 Gennaio 1802), quindi il numero 41. Nella successiva colonna verticale “c”, eliminato il primo numero della colonna “b” il 28, cominciamo a scrivere quindi 65.77.33.41 ed infine il 60 (secondo estratto della seconda estrazione esaminata), si proceder quindi nel modo descritto fino alla conclusione della tabella su scritta.Credo che tutti voi abbiate potuto constatare che la colonna verticale “g”, anch’essa costituita come le precedenti, abbia un elemento in meno rispetto alle altre, ma in seguito capiremo come ricavarlo. Completare in tal modo le sette colonne, cominceremo le operazioni sommando gli elementi delle stesse a, b, c, d, e, f (col fuori 90: se il risultato compreso tra 1 e 9 aggiungiamo 90), naturalmente non calcoleremo la colonna verticale “g” che manca di un elemento.

Colonna “a” 76+28+65+77+33 = 279 (col fuori 90)
-> 9 (aggiungendo quindi il 90) = 99

Colonna “b” 28+65+77+33+41 = 244 (col fuori 90) -> 64

Colonna “c” 65+77+33+41+60 = 96

Colonna “d” 77+33+41+60+61 = 92

Colonna “e” 33+41+60+61+59 = 74

Colonna “f” 41+60+61+59+63 = 14

Terminate in tal modo le somme, bisognerà calcolare le differenze che
intercorrono tra i sette numeri della prima colonna (questa volta orizzontale “h”): riscriviamola: 76 28 65 77 33 41 60 (colonna orizzontale “h”) – tra il 76 ed il 28 intercorre una differenza di 48 -> 76-28 = 48; – tra il 28 ed il 65 intercorre una differenza di 53 -> 28-65 – (28+90) – 65 = 53 (abbiamo aggiunto 90 al numero 28, in quanto il 28 pi piccolo del 65); – tra il 65 ed il 77 intercorre una differenza di 78; – tra il 77 ed il 33 intercorre una differenza di 44; – tra il 33 ed il 41 intercorre una differenza di 82; – tra il 41 ed il 60 intercorre una differenza di 71.
Ecco cos terminata la linea superiore delle differenze: 48.53.78.44.82.71.Adesso con lo stesso procedimento dobbiamo trarre le differenze dalla colonna orizzontale “o”: 99.64.96.92.74.14 , di conseguenza abbiamo come differenze: 35.58.94.18.60.

L’ultima colonna naturalmente non può differenziarsi perchè manca il numero che deve completarla. Ci che segue dimostrerà quale deve essere il numero che l dovrà piazzarsi.

Sommiamo indi le differenze superiori con quelle inferiori:

48 + 53 + 78 + 44 + 82 + 71 + 35 + 58 + 94 + 10 + 60 = 641

641 -> col fuori 90 = 11

Fatto ci si prenderanno i sei numeri di somma, prodotti dalle sei colonne verticali a, b, c, d, e, f quali si sommeranno a loro volta: 99 + 64 + 96 + 92 + 74 + 14 = 439 -> col fuori 90 = 79.

Le due somme ricavate saranno a loro volta sommate, e se il risultato sara’ uguale a 90 l’equazione risulterà perfetta:

11 + 79 = 90 EQUAZIONE PERFETTA

Verificatasi cosi’ l’equazione, non si dovrà fare altro che prendere il primo estratto della seconda estrazione esaminata (30 Gennaio 1802) e cioe’ il 41 il quale sommato all’11 dar il primo futuro estratto: 11+41 = 52 (PRIMO FUTURO ESTRATTO).

Bene amici utenti sara’ proprio il numero 52 che andra’ a completare il nostro Tabellone generale nella sua parte mancante, e proprio all’estrazione successiva sortì come primo estratto.

ARAR

Si tratta di un metodo razionale molto utile, che da allo studioso il mezzo per pervenire alla figura estraenda ristretta in tripla. Arar non si è allontanato dalla Cabala classica e si è servito, come mezzo delle sue ricerche, delle operazioni a base di Piramidi col fuori 9. Assodato questo principio è andato alla ricerca delle chiavi proporzionali in figura di 9. Ha scelto, come base, la chiave proporzionale, cioè la chiave di divisione, volgarmente detta chiave di spacco, che divide in due parti i novanta numeri, e cioè 45. Per rendere apprezzabile il suo lavoro ha ritenuto indispensabile utilizzare il rovescio della magica chiave e cioè 54. Quindi le due chiavi 45 e 54 sono parte integrante delle operazioni per la estraenda tripla.

Modo d’operare:

Ecco come si riduce in tripla la figura estraenda:

Si prende l’ultimo numero sortito della figura che si desidera e lo si colloca a fianco della data della sua sortita; quindi si aggiunge la data dell’estrazione futura in cui si crede debba avvenire l’evoluzione della figura che si desidera. Ottenuta la cifra composta di tre numeri (cioè i giorni delle estrazioni e l’ultimo numero sortito della figura che si desidera), la si trascrive due volte. Ad una si mette la chiave 45 ed all’altra la chiave 54 e si procede alle due somme, che poi si piramidano col fuori nove .Le due cuspidi si sviluppano in tripla di decina, dove avverrà l’evoluzione dell’estraenda figura.

Prendiamo ad esempio la figura di 1. Il 30 gennaio 1926 l’ultimo numero sortito in figura di 1 è stato il 28. Quindi si fa la prova per le due estrazioni successive. Andiamo direttamente all’estrazione del 13 febbraio dato che in quella del 6 febbraio non si ebbe riscontro.

Prima data 30 gennaio – ultimo estratto in figura di 1: 28 – seconda data 13 febbraio:

30 28 13 30 28 13

prima chiave 45 seconda chiave 54

30 28 58 30 28 67

PIRAMIDE 1:

302858

32144

5358

884

73

1

PIRAMIDE 2:

302867

32154

5369

896

86

5 

sviluppati in tripla danno:

1 4 7 2 5 8

Le combinazioni possibili per la prima tripla sono: 14 – 17 – 41 – 47 – 71 – 74 –11 – 44 – 77. Di queste si sceglieranno solo i numeri in figura di uno e cioè: nessuno.

Le combinazioni possibili per la seconda tripla sono: 25 – 28 – 52 – 58 – 82 – 85 – 22 – 55 – 88. I numeri in figura di uno sono: 28 – 82 – 55. Difatti il 13 febbraio sortì l’ambo 28 – 55 sulla stessa ruota di Napoli. E’ stato riportato un esempio che serve a spiegare chiaramente la funzione del medio triplare che può essere applicato in qualsiasi ruota. E’ bene far notare che se qualche volta le due piramidi sviluppano la stessa tripla, una di esse deve essere sostituita con quella successiva in ordine triplare e cioè:

1 – 4 – 7 con quella di 2 – 5 – 8

2 – 5 – 8 con quella di 3 – 6 – 9

3 – 6 – 9 con quella di 1 – 4 – 7

E’ bene però non discostarsi dal criterio dei ritardi ed è opportuno eleggere sempre a capo gioco la tripla maggiormente in ritardo e ciò vale per gli appassionati che volessero fissare il loro gioco su di una sola tripla

La tavola di Padre Emidio Cori

La misteriosa “Tavola di Padre Emidio Cori”, padre cappuccino presumibilmente proveniente da Cori, paese al confine della provincia di Roma e quella di Latina,  del convento dei cappuccini di Via Veneto in Roma (famoso per il macabro museo delle ossa), meglio conosciuta come “La Tavola del Cappuccino”, rappresenta per i lottologi e i numerologi uno dei rompicapi dai risvolti esoterici e religiosi, tutt’oggi irrisolti o noto a pochissimi.

 museo dei frati cappuccini di via veneto in Roma

Museo dei frati cappuccini di via veneto in Roma

Nella tavola vi è riportata la frase, trascritta di proprio pugno dal religioso: ” VERA ED INFALLIBILE PER LA DETERMINAZIONE DEL FUTURO ESTRAENDO”, che nasconderebbe l’esito di una ambata certa.

Se analizziamo cosa riporta tale manoscritto, possiamo in primis osservare un rettangolo in cui sono racchiusi in sequenza tutti i 90 numeri, ed una griglia di 90 numeri esterna che li racchiude suddivisa in 5 comparti o settori: da dx verso sin. partono dal n.7 fino ad arrivare al n.12 in colonna singola, mentre dai numeri 43 e 25 si sdoppia fino ai numeri del lato opposto 48 e 30, per poi proseguire in singola dal 61 al 66 e dal 79 all’84. Ognuno di questo settore contiene 18 numeri che moltiplicati per il n° dei comparti è uguale a 90 (5×18= 90). Dal n°48 osserveremo in basso il rispettivo 30, entrambi presenti nella figura tre, mentre alla distanza tre osserveremo il 51 sopra al 33 ovvero della medesima figura6, sempre a distanza tre segue il 54 che sovrasta il 36(figura 9) e così via.

 LA TAVOLA dl CAPPUCCINO

Sul lato sinistro di chi osserva è possibile notare delle uguaglianze : 1=4, 2=8, 3=1, 4=7, 5=3, 6=9, 7=2, 8=5 e 9=6, riferite presumibilmente alle rispettive figure.Osservandola attentamente, tale tavola ha delle peculiarità armoniche e ciclometriche non indifferenti. Se osserviamo il primo numero da sn, cioè l’ 86, notiamo nella stessa riga il 27, il 58 ecc. ovvero la somma dell’86+31= 27,  fino ad’ arrivare al 73, mentre se iniziamo a leggere lo stesso 86 in verticale, potremo notare un valore di -35, ovvero 86-35 = 51-35= 16, ecc.Partendo sempre dall’86, in diagonale avremo il ripetersi del valore -4, ovvero, 86, 82,78 fino al 18. Se invece partiamo dal primo numero in altro a dx, cioè il 73, noteremo che il suo sviluppo ortogonale sarà +24, ovvero 73+24= 97, cioè 7+ 24 = 31, ecc.Dalla prima colonna, sotto il 79 potremmo osservare i numeri in cadenza 1 e 6 con una crescita di +20, ovvero 86, 51, 16, 71 ecc.. Nella seconda colonna saranno presenti la cadenza 7 e 2 sempre passo 20, nella terza 8 e il 3, nella quarta la 9 e la 4, nella quinta la cadenza 0 e la 5, nella sesta si ricomincia dalla 1 e 6 e così via fino all’ultima costituita dalla 3 e dalla cadenza 8.Osservando le singole colonne, noteremo che dalla prima alla V/a , dalla VI/a alla X/a e dalla XI/a alla XV/a colonna, sono racchiusi tutti i 90 numeri mentre le ultime tre colonne a destra sono incomplete come se rappresentassero il proseguimento di un altra tavola.Il dubbio di tale tavola è principalmente rivolto alle uguaglianze: saranno tali o sono riferite alle 9 figure del lotto? Se dividiamo la tavola per due, otterremo 4 quadrati di 9  x 9 e il 9 richiamerebbe le uguaglianze.

FRATI CAPPUCCINI un frate cappuccinofrate cappuccino 

TAVOLA del CAPPUCCINO

Si narra che questa famosa tavola sia stata ideata da un frate, un certo Padre Emidio di Cori.

Si dice che padre Emidio appartenesse all’ordine dei cappuccini ed il suo convento era quello di Roma, in via Veneto.

Chiunque sia stato a Roma e lo ha visitato, ricorderà di certo la particolarità che contraddistingue questo convento… infatti, all’interno di esso vi sono delle cripte particolari… dove tutte le suppellettili, dai lampadari ai mosaici, sono state realizzate con le ossa di circa 4000 frati

… tutte esposte a formare dei

macabri disegni stile Luigi XVI.

Si racconta anche che il famoso marchese De Sade sia stato talmente colpito da questo ossario che addirittura lo descrisse con le seguenti parole:

“In piccoli locali posti di fila l’uno a fianco dell’altro, (l’autore) ha formato nicchie, volte, ornamenti da soffitto su disegni regolari e gradevoli, lampade, croci ecc., il tutto eseguito con ossa e teschi. In ogni nicchia e sotto ogni arco v’è uno scheletro ben conservato, atteggiato in pose

diverse, quale coricato, quale in atto di predicare o di pregare. Tutti questi scheletri

sono vestiti dell’abito dei cappuccini… In ognuna di queste piccole camere sono distribuite, come aiuolo d’un orto, le diverse sepolture di questi buoni religiosi…

Esiste anche un altro curioso aneddoto legato a questa famosa chiesa e, guarda caso, è un aneddoto che ha il gioco del lotto come riferimento…

Nel convento adiacente alla chiesa, nell’800, viveva un frate di nome Pacifico e da tutti i romani era conosciuto con l’appellativo di “er mago”… costui era solito elargire dei numeri per il gioco del lotto che, poi, immancabilmente uscivano…

Si dice che lo stato pontificio,

allora detentore del gioco del lotto in Roma, per evitare il tracollo finanziario, fu costretto ad allontanare il frate dal suo convento, dietro intervento stesso dell’allora Papa Gregorio XVI.

Frate Pacifico, però, per vendicare l’affronto subito, a tutta la gente venuta in massa per salutarlo alla sua partenza, ebbe cura di recitare i seguenti versi:

“Roma se santa sei

perché crudel se’ tanta?

Se dici che se’ santa

Allora bugiarda sei”

La leggenda dice che tutti quelli che sepperò interpretare quei versi, è giocarono i numeri

66.70.16.60.6

sbancarono veramente il lotto.

la tavola del cappuccino

 

i LOTTOLOGI del PASSATOultima modifica: 2011-10-18T14:18:00+02:00da io-ei90numeri
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